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manca il personale... ma come siamo arrivati a questa situazione?

Da qualche anno a questa parte si sente parlare sempre più spesso di mancanza di personale HO.RE.CA, soprattutto cuochi e camerieri; i motivi di questo disagio ancora non li sappiamo con certezza; molti pensano che la responsabilità sia a livello politico (con l'introduzione del RDC) altri per cattive abitudini imprenditoriali, ci sta addirittura qualcuno che pensa che i giovani d'oggi non vogliano lavorare.

Durante le mie ultime stagioni fortunatamente ho avuto poco a che fare con questo problema, l'unico approccio che ho avuto e quando (spesso) dei colleghi in difficoltà mi chiamavano in cerca d'aiuto (in effetti però pochissime volte sono riuscito a trovare gente pronta a partire); detto questo mi rendo conto che anche se non è una situazione dove sono stato protagonista diretto è una realtà molto vicina dove da un giorno all'altro potrei trovarmi anche io, quindi, come siamo arrivati a tutto ciò?

Non sono tra quelli che pensano sia "colpa" dei ragazzi che non vogliono lavorare e nemmeno del "RDC", la realtà purtroppo è che sono cambiati gli obbiettivi dei nostri giovani, noi eravamo quelli che "vado a fare la gavetta per imparare il mestiere e poter avere un giorno una famiglia."; oggi i ragazzi puntano ad avere un giusto equilibrio tra vita professionale e vita sociale, questi lavori si sà portano via tante energie e tanto tempo, oggi si cerca il lavoro da 8 ore, magari a turno unico, si cerca di lavorare sempre di più con i social, in remoto.. La verità è che loro ( i più giovani) hanno capito che questi sono lavori del futuro e che potrebbero vivere molto meglio; e allora come possiamo evitare di trovarci un giorno ad essere serviti un piatto di spaghetti fatti da un robot? Innanzitutto bisognerebbe iniziare a fare un lavoro a livello imprenditoriale e imparare da altri stati, come l'America, dove chiunque lavori nella ristorazione fa orari consoni ad uno stile di vita "normale" facendo dei veri e propri turni (avendo due brigate per ogni reparto) ; poi bisognerebbe lavorare a livello politico perchè un modello di lavoro americano provocherebbe un grosso fabbisogno di mano d'opera e non si può pensare minimamente di assumere il doppio del personale con il rapporto Salario/tasse altissimo; altra cosa importantissima, si dovrebbe riformare la scuola alberghiera, si perchè non è concepibile che un futuro cuoco a 18 anni non sappia cosa lo aspetta al varco, non sappia riconoscere la differenza tra prezzemolo e basilico; il cambiamento più importante però deve riguardare noi già operatori.. -DOBBIAMO CREDERE IN QUESTI GIOVANI, DOBBIAMO RESPONSABILIZZARLI, ci sentiremo sicuramente più appagati e orgogliosi, così come i nostri maestri lo sono di noi.


F.P.

 
 
 

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