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La cucina di un albergo; un mondo h24...

Vi siete mai chiesti perché sempre più spesso, i cuochi e camerieri, si lamentano delle troppe ore passate tra i fornelli o comunque sul posto di lavoro?


Bene, vi spiegherò, cosa parte da una cucina di un albergo di medio-alta categoria.


Quest’articolo può essere utile anche a chef che hanno intenzione di proporre al proprio responsabile food and beverage, qualche idea sul quale lavorare per incrementare le entrate del locale ristorativo.


Partiamo per ordine, alle ore 6 e 30 si accendono i motori, pronti per servire la colazione un’ora dopo, colazione che può essere internazionale o americana (spiegheró a chi non le sa le differenze in un’altro articolo), subito dopo si parte con la preparazione della linea che servirà per tutto l’arco della giornata.

Alle ore 10:30 a chiusura del buffet delle colazioni, si potrebbe iniziare con un brunch, ovviamente se la posizione geografica e la disposizione dell’hotel lo permette, fino alle ore 12 dove si potrebbe servire un bel buffet di aperitivo, colorato e sfizioso, dal caldo al freddo.

In concomitanza e sino alle ore 14:30 si svolge il pranzo, sia per clienti ospiti della struttura che passanti curiosi di provare ogni giorno piatti differenti. Di solito il pranzo si svolge in maniera molto piu easy (veloce), per cercare di non intasare i cuochi che nel fra tempo prepareranno ancora la linea della cena, molto più curata ed elegante, insomma un “fine dinning”.

Finito questo penserete che i motori accesi alle 6 e 30 possono finalmente spegnersi, ed invece no, nelle grandi strutture che si rispettino, è presente uno o addirittura 2 chef di partita notturni, vi starete chiedendo cosa potrebbero mai fare 2 cuochi di notte nella cucina di un’hotel? Quante persone potrebbero in una sola notte avere un attacco improvviso di fame? Beh effettivamente non capita molto spesso, però di certo non si gireranno i pollici, di notte ci si prepara la miss en place per le colazioni e si manda avanti quella preparazione che richiede più tempo del solito..


Quindi non tutti sanno che la cucina è un mondo che potrebbe vivere 24 ore al giorno, senza sosta, ampliando l’offerta al cliente.

Questo però molte volte non avviene poiché, per affrontare tutti questi servizi vorrebbe dire avere una brigata formata da almeno 17/20 persone.

Cari colleghi chef, pensateci prima di proporre tutto questo, potrebbe ritorcersi contro.

 
 
 

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